venerdì 10 ottobre 2008

Per Dario Marini

Dichiarazione di intenti di Dario e cena con i candidati a Montorio
Nasce in tutta Italia l'organizzazione giovanile del Partito Democratico. La parola d'ordine è autonomia: perché sia veramente giovanile e perché sia la linfa vitale del PD.Lo sappiamo tutti cosa non ci piace del Governo ma anche cosa non ci piace dell'opposizione e del PD. E' venuto il momento di organizzarsi in tutta Italia.
Noi lo stiamo facendo.
Per questo il 17 e 18 ottobre si voterà alle primarie. I candidati alla guida sono 4, molto diversi tra loro. Meglio le canne libere o una politica seria che dialoga con le altre forze? Meglio un partito proiettato in Europa o uno concentrato sugli ultimi della società?
Col tuo voto oggi puoi cambiare in modo radicale il volto dell'opposizione.
I giovani del PD di Verona per il giorno 11 ottobre alle ore 20 hanno organizzato una cena presso il circolo ARCI di Montorio (VR) per conoscere i candidati dal vivo.
E’ un'occasione unica per: - fare domande e sentire le risposte; - giudicare il loro appetito e vedere chi regge più Valpolicella; - dire: "io ho insultato un VIP" (se proprio volete).
"Invocare l'autonomia, afferma Dario Marini, è sacrosanto, ma c'è bisogno di specificare di quale autonomia stiamo parlando. Se autonomia significa esternare le proprie idee come se la giovanile non fosse parte integrante del Partito, allora io non sono d'accordo. L'idea di autonomia che ho in mente è strettamente legata alla semplicità ed alla consapevolezza di poter, in quanto nuove generazioni, trovare soluzioni pratiche ai problemi che incontriamo ogni giorno senza pretese di avere una risposta per tutto".
Si riporta la dichiarazione di intenti di Dario Marini, candidato alla segreteria nazionale dei Giovani Democratici:
“Insieme, Possiamo Cambiare
1. Il nostro obiettivo è la credibilità. Vogliamo essere liberi e autonomi, vogliamo essere presenti nella società e protagonisti nelle idee.
2. Siamo qui per risolvere i problemi, affrontandoli senza preconcetti ideologici.
3. Riconosciamo di dover essere responsabili nei confronti della collettività. Qualche esempio: tutela dell’ambiente, istituzione del servizio civile obbligatorio, volontariato per biblioteche notturne, servizi agli anziani e ai diversamente abili.
4.Vogliamo una struttura federale incentrata sul principio di sussidiarietà. NO al centralismo democratico, SI alla territorialità e autonomia.
5.Dobbiamo guardare fuori dai recinti, perché noi siamo i giovani italiani che vivono nella società contemporanea.6. Noi siamo il Pd del 2020, crediamo in un percorso formativo concreto, serio e critico.7. Siamo per un’elaborazione di idee forti, alternative al centrodestra, coraggiose e in grado di sperimentare linguaggi e forme aggregative nuove.
8.Vogliamo studiare, viaggiare, progettare. Elaborare la globalizzazione e nuovi modelli di sicurezza sociale.
9.Vogliamo politiche sociali in grado di permettere a tutti i giovani, ragazzi e ragazze di poter uscire di casa a 18 anni e di progettare la propria vita in modo libero e indipendente.
10. Vogliamo un linguaggio nuovo, sperimentare un nuovo modo di essere giovani nel Partito Democratico”.
Dario è un candidato impegnato a costruire il futuro ed il nuovo e non è condizionato dalle vecchie logiche ormai superate dagli avvenimenti planetari che sopravvivono alle volte anche nei giovani.

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