mercoledì 11 febbraio 2009

Intolleranza e repressione verso gli immigrati

Non si può non essere d’accordo con l’editoriale di Famiglia Cristiana, la quale sottolinea che i valori della persona umana sono uguali senza distinzioni di religione, di sesso, di razza e di cittadinanza. L’intolleranza e la repressione esercitata dal Governo non ha portato al risultato di programmare e contenere il flusso di immigrazione in Italia.
Ritengo che gli immigrati non hanno alcuna colpa ma hanno la sfortuna di vivere un disagio sociale, quello della sopravvivenza, che nei paesi di origine non possono risolvere.
Si riporta l’articolo di Famiglia Cristiana.
“Anche i cattolici si sono distinti per l'incoerenza morale tra i banchi del Parlamento. La dottrina della Chiesa non è un supermercato dove attingere quel che più aggrada.Il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba, che spira nelle osterie padane, è stato sdoganato nell’aula del Senato della Repubblica. E dire che Beppe Pisanu, ex ministro dell’Interno con la schiena dritta, aveva messo in guardia circa quella brama di menare le mani, già colpevole attorno ai tavoli del bar.
Nessuno ha colto il suo grido d’allarme e l’Italia precipita, unico Paese occidentale, verso il baratro di leggi razziali, con medici invitati a fare la spia e denunciare i clandestini (col rischio che qualcuno muoia per strada o diffonda epidemie), cittadini che si organizzano in associazioni paramilitari, al pari dei "Bravi" di don Rodrigo, registri per i barboni, prigionieri virtuali solo perché poveri estremi, permesso di soggiorno a punti e costosissimo.
La "cattiveria", invocata dal ministro Maroni, è diventata politica di Governo, trasformata in legge. Così, questo Paese, già abbastanza "cattivo" con i più deboli, lo diventerà ancora di più: si è varcato il limite che distingue il rigore della legge dall’accanimento persecutorio. Il ricatto della Lega, di cui sono succubi maggioranza e presidente del Consiglio, mette a rischio lo Stato di diritto. La fantasia del "cattivismo" padano fa strame dei diritti di uomini, donne e bambini venuti nel nostro Paese in fuga da fame, guerre, carestie, in attesa di un permesso di soggiorno (a margine: che credibilità ha il progetto di un’Italia federalista in mano alla Lega?).
Eppure, nessuna indignazione da parte dei cattolici della maggioranza, nessun sussulto di dignità in nome del Vangelo: peccano di omissione e continuano a ingoiare "rospi" padani senza battere ciglio, ignari della dottrina sociale della Chiesa. La sicurezza è solo un alibi per norme inutili e dannose, per scaricare il malessere del Paese sugli immigrati, capro espiatorio della crisi.
Il circo politico ha dato prova, nei giorni scorsi, di manifesta incoerenza morale. Una parte si batte, giustamente, per Eluana ma, al tempo stesso, approva agghiaccianti leggi discriminatorie. L’altra si batte per gli immigrati, ma promuove una cultura di morte. La tutela della vita e della dignità di ogni essere umano va assunta nella sua interezza, così come la dottrina sociale della Chiesa vale per la vita nascente, per quella che si spegne o si vuole spegnere, ma anche per gli immigrati, i barboni e tutti i poveracci ai margini della società.
L’ignobile "cattivismo" leghista ha fatto scattare la maggioranza sull’attenti e oggi il Paese adotta un diritto speciale (indegno di una democrazia) che discrimina tra cittadini (gli italiani) e non-cittadini (gli extracomunitari). La Chiesa non ci sta; gli Ordini dei medici protestano e fanno sapere che non faranno i delatori; la Polizia, delegittimata, non accetta il Far west delle ronde e della giustizia "fai da te": «Quel provvedimento», dicono, “rischia di legittimare azioni incontrollabili di squadracce di esaltati”.
La Lega, invece, esulta. Finalmente, il "bastone padano", evocato da Borghezio nel 1999, oggi è strumento d’ordine autorizzato dal Parlamento. Allora in molti sorridevano e liquidavano i desideri dei "volontari verdi" come chiacchiere. Appunto, da osteria. Le cose, purtroppo, sono andate diversamente.
L’Italia più che di cattiveria ha bisogno di serietà e leggi giuste per affrontare la grave crisi economica, che è il vero problema delle famiglie. Altro che implementare il "fondo rimpatri" per stranieri! Presentando il "Fondo famiglia lavoro", il cardinale Tettamanzi ha detto: “La solidarietà si realizza attraverso il rifiuto di qualsiasi discriminazione”.”
Dopo gli attacchi di alcuni esponenti della maggioranza e la querela del Ministro Maroni a Famiglia Cristiana è intervenuto Walter Veltroni, il quale ha dichiarato che l’Italia sta precipitando verso le leggi razziali. Adesso il ministro Maroni denunci anche me.”
Si nota l’assenza in questo confronto di Rutelli e degli altri tre deputati del PD che hanno votato l’ordine del giorno della maggioranza che non metteva in crisi la loro coscienza in quanto si era stabilito di procedere alla discussione ed approvazione entro due settimane e mezzo del disegno di legge sul Testamento Biologico. Ancora una volta prevalgono gli schieramenti anziché la coscienza dei politici.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come medico, già primario di Microbiologia all'Ospedale Specializzato in Malattie Infettive Amedeo di Savoia di Torino, ho denunciato in www.costituentedemocratica.net , nei forum www.perlulivo.it ed in "idee per il Pd" di www.democraticidavvero.it come DEMENZIALE il provvedimento di denuncia dei clandestini da parte dei medici del S.S.N. E'gravissimo e deleterio proprio per la salute pubblica ed indice di irrazionalità di bassissima LEGA !
Loredana Poncini di Torino