venerdì 13 febbraio 2009

Lettere aperte a sostegno della Flexsecurity

Nel sito di Gidp-Hrda, associazione dei direttori del personale, e del senatore Pietro Ichino è apparsa la notizia di due lettere aperte a sostegno del progetto della Flexsecurity del senatore Pietro Ichino del Partito Democratico.
Dopo il convegno organizzato da Gidp del 6 febbraio, numerosi direttori del personale, anche a nome delle rispettive aziende - grandi medie e piccole -, invitano i ministri del lavoro del governo in carica e del governo-ombra a una iniziativa bi-partisan sul progetto per la transizione al regime di flexsecurity.
Si riporta il testo della lettera che verrà consegnata al Ministro per il Lavoro e il Welfare Maurizio Sacconi, e al Ministro-ombra Enrico Letta.
“Noi qui sottoscritti, professionisti della gestione delle risorse umane del GIDP-HR, operanti in aziende, che danno lavoro a molte decine di migliaia di dipendenti, avendo esaminato e discusso approfonditamente il disegno di legge predisposto dal prof. Pietro Ichino “per la transizione a un regime di flexsecurity”, concordiamo con quanto ha dichiarato in proposito nei giorni scorsi la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: è un progetto di riforma necessario – probabilmente il solo realisticamente efficace, nel contesto italiano attuale – per consentire al tempo stesso:
‑ il superamento della divisione fra protetti e precari che contraddistingue oggi il nostro tessuto produttivo e che condanna gran parte delle nuove generazioni a una drammatica esclusione da standard elevati di sicurezza e qualità del lavoro;
‑ una flessibilizzazione delle strutture produttive (indispensabile al nostro Paese per porsi meglio in grado di attirare il meglio dell’imprenditoria mondiale) non costruita su quella divisione, ma coniugata con un alto livello di protezione di tutti i lavoratori new entrants;‑ l’attribuzione, finalmente, di un significato concreto e incisivo al valore della meritocrazia, della quale è di moda oggi riempirsi la bocca, senza però che finora nel nostro Paese si sia fatto nulla di apprezzabile per promuoverla effettivamente (col risultato che i giovani migliori sempre più tendono a migrare verso altri Paesi, più capaci di valorizzarne il talento).
Non ignoriamo le forti resistenze culturali e politiche presenti sia in seno alla maggioranza, sia in seno all’opposizione, contro questa riforma. Ma siamo anche convinti che quelle resistenze non potranno che sgretolarsi di fronte alla disponibilità espressa dalla Presidente di Confindustria, e direttamente da un numero rilevante di aziende, per negoziare un new deal capace di offrire alle nuove generazioni prospettive drasticamente migliori rispetto a quelle offerte dal mercato del lavoro italiano oggi, senza peraltro alterare in alcun modo i diritti dei lavoratori già in attività.
Per questo Vi chiediamo di impegnarVi al più presto in un’iniziativa bi-partisan per la promozione di questa riforma, attraverso un rapido e intenso processo di negoziazione tra le parti sociali per la messa a punto dei dettagli del progetto e la susseguente attivazione di un altrettanto iter parlamentare del disegno di legge.
Restiamo fiduciosamente in attesa di una Vostra risposta, possibilmente congiunta.” Sottoscrizione della Lettera
Un gruppo di giovani sta raccogliendo le adesioni ad una lettera aperta di contenuto analogo, indirizzata agli stessi destinatari, con la quale i firmatari intendono sottolineare la preferenza di chi si affaccia oggi sul mercato del lavoro per un sistema ispirato ai principi della flexsecurity rispetto al sistema vigente attualmente nel nostro Paese: sistema caratterizzato da un regime di vero e proprio apartheid fra protetti e precari, che a due giovani su tre offre la prospettiva di rimanere per molti anni, se non per tutta la vita lavorativa, nella categoria dei precari. Lettera dei giovani
“Noi qui sottoscritti, si afferma nella lettera dei giovani, che stiamo per entrare nel mercato del lavoro, o vi siamo entrati trovando soltanto un lavoro precario, o comunque vediamo che questa è la sola prospettiva aperta per la maggioranza dei nostri coetanei, avendo esaminato e discusso approfonditamente il disegno di legge predisposto dal prof. Pietro Ichino “per la transizione a un regime di flexsecurity”, concordiamo con quanto hanno dichiarato in proposito nei giorni scorsi da numerosi esponenti del mondo politico, sindacale ed imprenditoriale: è un progetto di riforma necessario – probabilmente il solo realisticamente efficace, nel contesto italiano attuale…..”
Lettera dei giovani
Coloro che intendono sottoscrivere la lettera devono far pervenire la propria adesione - con indicazione dell’indirizzo e della data di nascita - alla dott.ssa Claudia Lesmo (candyclod@hotmail.com), oppure alla dott.ssa Manuela Campanella (manuelacampanella@yahoo.com), oppure alla dott.ssa Widad Tamimi (widad.tamimi@pietroichino.it).
Si invitano i giovani, i precari, i direttori del personale e le imprese che condividono la proposta a sottoscrivere la lettera per realizzare la riforma del lavoro e il progetto della Flexsecurity.
Portale della Flexsecurity

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Antonino, ti ho postato sul mio blog:
http://pdvedano.blogspot.com/2009/02/flexsecurity-unidea-contro-il.html