giovedì 12 marzo 2009

Enrico Letta risponde su Flexsecurity

Lettera di Enrico Letta, responsabile nazionale del PD per il Lavoro e il Welfare del 9 marzo 2009 ai firmatari delle due lettere aperte sul progetto per la transizione a un regime di flexsecurity.
L’intervento di Enrico letta può dare una svolta al dibattito sul progetto Flexsecurity. Adesso occorre confrontarsi con gli altri partiti dell’opposizione e con le parti sociali in quanto il governo non può ancora una volta tirarsi indietro su problemi determinanti per superare le ingiustizie presenti nel mondo del lavoro.
Si riporta il testo integrale della lettera di Enrico Letta.
“Le fasi di crisi, come quella che stiamo vivendo, possono essere una occasione per mettere mano a deficit strutturali e ingessature del sistema produttivo che hanno reso e rendono la nostra economia più in affanno rispetto a quella dei Paesi con cui comunemente ci confrontiamo.
Uno dei settori su cui intervenire e certamente quello del lavoro e del welfare, che è ancora prevalentemente costruito su un sistema economico e sociale che non corrisponde più a quello attuale.
Il nostro welfare ruota intorno alla figura di lavoratore uomo italiano di mezza età, che oggi rappresenta solo una parte della nostra forza lavoro. Per modificare questa struttura è necessario uno sforzo collettivo, una capacità di guardare con pragmatismo e oggettività alla realtà senza pregiudizi e rigidità ideologiche.
È necessaria un’opera di coinvolgimento sia delle parti sociali, sia dei nuovi attori che in modo meno strutturato chiedono risposte alle nuove esigenze che si trovano ad affrontare, come i giovani, le donne, i lavoratori extracomunitari. Per questo ritengo che una riflessione aperta e leale non possa che giovare al nostro Paese. Se il governo avrà intenzione di confrontarsi su queste tematiche con la disponibilità e la franchezza che una riforma di questa portata richiede, l’opposizione non farà mancare il proprio apporto costruttivo.
È nell’interesse di tutti e del Paese intero. Solo cosi le crisi possono diventare una vera opportunità di sviluppo.”

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