martedì 29 settembre 2009

Verona: Donne in politica

Interventi di Vincenzo D'Arienzo e Franco Bonfante
Dopo la sentenza del Tar pugliese che ha annullato la nomina della Giunta Provinciale di Taranto perché formata da soli uomini, ritorna alla ribalta Verona con la Giunta Provinciale, presieduta da Giovanni Miozzi, per lo stesso motivo.
Queste sono posizioni che discriminano le donne e non tengono conto del loro talento. Quindi si ritorna indietro e non si tiene conto dell’evoluzione sociale e dei valori acquisiti che vengono rimessi in discussione con posizioni politiche arretrate e superate dal tempo.
“L'approccio culturale delle destre verso le donne è sostanzialmente volgare, afferma Vincenzo D’Arienzo (capo gruppo del PD in Consiglio Provinciale).
Quanto accade in Provincia, e mi riferisco alla Giunta di soli uomini e alla commissione pari opportunità che ancora non c'è, non è una mera dimenticanza. E' la conseguenza, continua D’Arienzo, di una sub cultura che una volta inquadrava le donne solo come mamme e casalinghe e oggi come contorno. E mi fermo qui”.
“In un momento delicato, conclude D’Arienzo, come questo in cui il ruolo della donna è negato o, come dimostra il Presidente del Consiglio, è privilegiato solo in alcuni ambienti, scimmiottare una consigliera del PD come gradita tra le fila della destra è l'espressione peggiore della funzione che vorrebbero attribuire all'altro sesso. E, ne sono convinto, questo non è neanche la punta dell'iceberg. C'è molto di più e di più negativo nelle loro elucubrazioni.
Provo pena per chi pensa che la collega Alice, che ricordo è stata la prima degli eletti del PD, sia solo "avvenente" (così riferiscono le cronache da destra) e senza cervello. E credo che lo capiranno presto”.
“Il caso che è nato intorno alla giovane Consigliere Provinciale del PD Alice Leso, afferma Franco Bonfante consigliere regionale, è emblematico di una certa visione della politica e delle istituzioni. Le battute sulla bellezza femminile, se educate e non eccessive, esistono dalla notte dei tempi e non credo abbiano mai dato fastidio alle interessate. Diverso è, invece, il contesto in cui possono avere luogo: dette dal Presidente della Provincia alla presenza di un giornalista, e rivolte ad un Consigliere eletto, possono dare adito a fastidi.
Innanzitutto, l’interessata potrebbe, continua Bonfante, far notare che è stata eletta perché nel suo collegio è riconosciuta e apprezzata, e non per il proprio aspetto; inoltre, probabilmente designare – sia pure per scherzo – come “reginetta” una delle poche figure femminili presenti in Consiglio (per di più dell’opposizione) non era certo il modo migliore per sciogliere una polemica sulla presenza femminile nella Giunta Provinciale”.
“Una battuta non è una questione di stato, ma voglio sperare che il Presidente Miozzi, conclude Bonfante, abbia compreso la propria “gaffe” e che rimedi non con semplici dichiarazioni di fraintendimento, ma al più presto con le decisioni politiche che gli competono: integrare una importante presenza femminile in Giunta, e consentire la costituzione della Commissione Pari Opportunità (per ora ferma al palo)”.
Nel corso della storia gli uomini hanno ricoperto ruoli di prestigio e di potere ed è stato sottovalutato l’apporto innovativo delle donne, le quali possiedono specifiche capacità: sensibilità, empatia, capacità di fare e pensare diverse cose contemporaneamente, propensione a pianificare ed a cooperare. Sarebbe un peccato non usufruire di tali qualità. Solo attraverso una sana integrazione delle diverse capacità di entrambi i sessi si arriverà a comporre un disegno armonico di benessere sociale.
Riporto alcuni brani di Tom Peters: "Agli uomini piacciono le regole; amano comandare e controllare e sapere per certo quale è il loro posto. Amano le strutture gerarchiche e le sicurezze che comportano. Le donne hanno sviluppato tutta una serie di capacità: facilità di parola, abilità di cogliere indizi non verbali, sensibilità emotiva, empatia, pazienza capacità di fare e pensare diverse cose contemporaneamente, propensione a pianificare a lungo termine, abilità di negoziare ed interagire e predilezione per la cooperazione, per raggiungere il consenso e dirigere su un livello paritario. Le donne prediligono il pensiero reticolare e gli uomini il pensiero per fasi."
Ho voluto citare Tom Peters ed Helen Fischer che sono fuori dal dibattito politico italiano e non possono essere utilizzati strumentalmente.
Il coordinatore del Pdl Massimo Giorgetti dichiara che “sulle donne non si scherza. E chi lo fa lo caccio dal partito”.
“Io non credo, afferma Giorgetti, alle quote rosa. Si decide per capacità, merito, equilibri politici, consenso”.
Giorgetti non dichiara di credere alle capacità specifiche delle donne, tanto è vero che la Giunta Provinciale è priva di donne e che i rappresentanti del PDL in Consiglio Provinciale su un problema di carattere politico scherzano e manifestano scarso interesse verso una problematica di rilevanza sociale e politica. Le testimonianze che vengono dall’altro non li aiutano a crescere.
Ritengo che la maggioranza del centro destra alla Provincia di Verona privilegia la propria posizione di potere e non valuta il pensiero degli altri e non si pone in una posizione di ascolto e di riflessione.
L’assenza di donne nella Giunta Provinciale di Verona e la mancata nomina della Commissione di Parità sono fatti che esprimono la cultura del centro destra che non solo discrimina le donne ma le valuta in modo errato non certamente per le loro specifiche capacità.
Documento
Gruppo Consiliare PD della Provincia

1 commento:

Andrea ha detto...

Ciao Antonino, il TAR ha bocciato il provvedimento di costituzione della giunta perché era in contrasto con una norma dello statuto provinciale. Se nella statuto della provincia di Verona non esiste la stessa norma la discussione diventa solo etica e non giuridica.