venerdì 12 febbraio 2010

AGSM Verona: parole, parole

Nel corso della riunione della commissione consiliare del comune di Verona, richiesta dal Partito Democratico per esaminare la situazione di AGSM, il presidente di AGSM Gian Paolo Sardos Albertini ha dichiarato che “su seicento dipendenti che lavorano in AGSM duecento sono di troppo”. Il direttore generale, Alfonso Ercole, ha ribadito che “il personale non è in esubero”.
Il presidente chiarisce la sua affermazione sottolineando che “duecento è una cifra indicativa, non abbiamo fatto nessun conto preciso in merito”.
Da tali dichiarazioni emerge chiaramente la mancanza di professionalità e di senso di appartenenza verso l’azienda. Inoltre, si evince che le dichiarazioni rilasciate non si basano su studi e piani di riorganizzazione di AGSM ma soltanto su supposizioni di carattere personale che incidono negativamente sull’immagine dell’azienda.
I vertici dell’azienda (Presidente e Direttore generale) prima di lasciarsi andare a dichiarazioni pretestuose e personali avrebbero dovuto verificare le loro intuizioni con approfondimenti, valutazioni e studi di carattere organizzativo. Tutto questo non è stato effettuato e dimostra che l’azienda sfugge dal loro controllo strategico ed organizzativo. Una azienda che si rispetti utilizza appositi parametri (misurazione del lavoro, standard di produzione e altri) che permettono di valutare l’eventuale eccedenza di personale e di attuare piani di riorganizzazione per aumentare la produttività e l’efficienza dell’azienda stessa.
La valutazione di una azienda non si basa su ipotesi ed intuizioni di carattere personale. Tali circostanze vanno attentamente valutate in modo oggettivo e continuo al fine di aumentare il rendimento del lavoro.
Come prevedevo dal dibattito su AGSM non si esce in modo serio e responsabile in quanto mancano dati, parametri e valutazioni dei vertici di AGSM sui quali confrontarsi e stabilire indirizzi utili per la crescita dell’azienda.
Può essere che alla fine l’Amministrazione Comunale ed i vertici di AGSM possano, tramite partite diverse (elezioni regionali, rinnovo delle nomine e altre spartzioni di potere), riuscire alla fine a migliorare il clima politico della maggioranza, ma a questo punto è chiaro che questo avverrà sacrificando le prospettive di crescita e di miglioramento dei parametri di efficienza e di efficacia di AGSM. E quindi a spese dei cittadini e delle loro bollette.

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