domenica 11 luglio 2010

Continua l’impegno per il congresso PD

Nonostante il pomeriggio caldo e l’orario infelice l’incontro del gruppo “Ripartendo da noi” di Verona è riuscito grazie ad una ampia partecipazione ed al desiderio di confrontarsi sulle prospettive politiche del PD, del Paese e della provincia di Verona.
In un momento di crisi economica e sociale e di distacco della società dal sistema politico non è facile trovare persone disponibili ad affrontare i temi più attuali che interessano il paese.
L’incontro è stato aperto da Davide Mantovanelli, Francesco Magagnino, Federica Foglia e Marco Taietta. Subito dopo sono stati organizzati due gruppi di lavoro coordinati da Davide Mantovanelli e Stefano Ceschi.
La crisi del sistema politico ribadita puntualmente dai giornali con i fatti di cronaca (cricca, comitati di affari e associazione segreta) ci pone il problema di ripristinare gli elementi essenziali del modo di fare politica: probità, costruire il futuro per gli altri (ceti più deboli), trasparenza, comprensiva dell'informazione e della comunicazione, per ristabilire un rapporto di fiducia con i cittadini (partito delle astensioni), valori condivisi e regole conseguenti, competenze da mettere al servizio del paese.
Ritengo che dalla messa in opera di tali fattori può essere ristabilito un rapporto di fiducia con i cittadini e realizzata una efficace azione politica.
Qui il resto del post Davide Mantovanelli nel suo gruppo ha posto tre provocazioni sulle quali discutere: 1) “Il collante del partito è l'antiberlusconismo o sono più forti i valori condivisi”; 2)“Il presidente del CENSIS, De Rita, ha recentemente sostenuto che il PdL è in crisi ma che il PD non tocca palla. Quali potrebbero essere dunque i requisiti per riacquistare credibilità presso l'elettorato?”; 3)“ E' necessario riattivare i canali classici di collaborazione con le Organizzazioni del lavoro, dell'associazionismo, della tutela dell'ambiente, con cui ci si è storicamente rapportati a sinistra, o la società ci richiede forma diverse per rivolgerci ad essa?.
“Gli interventi sviluppatisi, ha affermato Mantovanelli, hanno evidenziato la vocazione del PD come forza protesa alla valorizzazione del Lavoro, della Cultura, della Sanità e della Scuola pubblica. É stato inoltre evidenziato che la necessaria riforma dello Stato Sociale deve passare da una seria politica dei redditi (quelli italiani sono agli ultimi posti in Europa) per far si che la meritocrazia non sia solo appannaggio dei ceti superiori (che hanno maggiore accesso alla formazione) ma coinvolga ogni fascia sociale. Anche il rigore fiscale è stato giudicato fondamentale per garantire un sistema genuinamente democratico”.
“E' stato inoltre messo in luce, ha conti9nuato Mantovanelli, che il ruolo delle donne, nonostante l'introduzione delle quote, resta ancora troppo marginale a causa, soprattutto, dei tempi e delle modalità di fare politica imposte dagli uomini che rendono complicata la conciliazione con i tempi di vita e di lavoro femminili.
E' stato ribadito che la trasparenza decisionale, accompagnata da una forte campagna di moralizzazione nella gestione della cosa pubblica, deve essere elemento imprescindibile del PD”.
“Le primarie dovranno essere organizzate a Verona, ha concluso Davide Mantovanelli, in modo da permettere una reale espressione della volontà degli iscritti e degli elettori del Pd. Si sono raccolte inoltre le varie sollecitazioni provenute dai partecipanti ed a breve si provvederà a stilare un documento riassuntivo. Finalità del gruppo di lavoro sarà l'individuazione di alcune priorità tra le tante prese in considerazione e l'organizzazione di eventi per portare all'esterno questi messaggi. Dato l'approssimarsi delle scadenze congressuali sarebbe importante che da questi incontri nascessero proposte che contribuissero all'arricchimento dell'Assise del prossimo autunno. Vorremmo infatti che quest'ultima non si sviluppasse essenzialmente da stimoli del Partito a livello nazionale ma che si articolasse anche dalle proposte nate dagli iscritti del territorio”.
Stefano Ceschi ha riassunto cosi il lavoro del suo gruppo: “Un incontro di persone che vogliono bene al PD, che ci credono ancora, che si rendono conto che ci sono alcuni correttivi da mettere in pratica per presentarsi come reale alternativa di governo anche a Verona. Il dibattito ha evidenziato la necessità di chiarire in maniera definitiva la nostra identità, le parole chiave che ci contraddistinguono in modo da poterci presentare ai cittadini in maniera chiara, essendo identificabili con i temi che ci stanno più a cuore e non semplicemente rincorrendo i temi proposti da Lega Nord e PDL.
Le parole ambiente, solidarietà, lavoro risultano essere gli argomenti più avvertiti dai partecipanti. Pertanto, occorre impostare un lavoro programmatico e declinare le stesse in proposte concrete da presentare ai cittadini.
Solo una volta individuata chiaramente la nostra “identità” e definite in un programma le proposte concrete si potrà confrontarsi con le altre forze politiche per cercare eventuali alleanze anche diverse dalle attuali in campo. Prima identità e programmi chiari poi alleanze.
L’organizzazione del partito, secondo i partecipanti all’incontro, deve essere migliorata in alcuni aspetti come il funzionamento dei Circoli ai quali devono essere garantite un minimo di risorse e si deve fare in modo che i Circoli si organizzino per aree territoriali omogenee in modo da non limitarsi ad affrontare solamente i problemi legati al singolo Comune ma confrontarsi con il territorio di appartenenza e successivamente con il provinciale. Alcuni esempi positivi esistono già, come il coordinamento dei circoli dell’Est o dell’area villafranchese, buone prassi da incentivare e replicare anche con l’aiuto di un segretario organizzativo che si occupi di questo. Fare politica non sono con passione e buona volontà ma anche con competenza.
Il PD deve instaurare un rapporto più saldo con le associazione ed i comitati, questa deve essere una scelta strategica portata avanti con metodo rispettando ovviamente le diversità tra un partito e un comitato, una forma di collaborazione che in anni passati ha portato a buoni frutti e che bisogna riscoprire.
L’incontro si è svolto in un clima estremamente positivo e propositivo, senza barriere e limitazioni legate a partiti di appartenenza precedente con una gran voglia di mettersi a disposizione per “prendere possesso” ed identificarsi pienamente nel Partito Democratico”.
L’incontro è stato molto interessante ed utile per il dibattito congressuale.
Il prossimo appuntamento è per il mese di settembre per continuare il percorso intrapreso e stabilire una piattaforma programmatica per il congresso.

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