martedì 9 novembre 2010

Alluvione: si al Veneto no al Ponte sullo Stretto di Messina

Conferenza stampa del PD di Verona e presenza di Enrico Letta a Vicenza e Verona
Ieri, nella sede del Pd, si sono riuniti i deputati Gianni Dal Moro e Federico Testa, il consigliere regionale Franco Bonfante e il segretario provinciale Vincenzo D'Arienzo per presentare la proposta del Partito Democratico a sostegno delle popolazioni e delle imprese colpite dall'alluvione.
I risarcimenti alle famiglie e alle imprese non sono un'eventualità a discrezione del governo regionale ma un diritto riconosciuto dalla Legge Regionale n.4 del 30 gennaio 1997 ("Interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali") la quale determina tipologia di danni e percentuali di rimborso, ad esempio: case, negozi, capannoni, uffici (75%); impianti, attrezzature, arredi (50%); auto, moto, camion (50%).
Senza attendere il pur doveroso aiuto del Governo, la Regione può dunque intervenire da subito finanziando tale legge. A questo proposito il Pd propone di stanziare 800 milioni in quattro anni. Gli importi, da aggiungere a quelli di Stato e Unione Europea, dovranno servire all'erogazione di contributi alle famiglie e alle imprese colpite dall'alluvione; alla riparazione delle opere pubbliche danneggiate e alla messa in sicurezza degli argini dei fiumi affinché non si ripetano simili situazioni.
I soldi per finanziare la legge possono essere recuperati nel modo seguente, lasciando immutate i finanziamenti per scuola e sanità: - 20 milioni per le auto blu; - 480 mila euro per le spese di rappresentanza; i 260 mila per miss Italia nel mondo; l’azzeramento delle indennità di decine di enti e la introduzione del gettone di presenza di 30 euro.
Osserva Franco Bonfante, vicepresidente del Consiglio regionale veneto: “Potendo ancora disporre dei 350 milioni all'anno scippati al Veneto dall'ultima finanziaria Berlusconi-Tremonti con precisa responsabilità di Luca Zaia che ha rotto il fronte dei presidenti di Regioni contrari ai tagli, oggi non ci sarebbe bisogno di piagnistei, né di elemosine, né di ridicole dimostrazioni di forza come la minaccia di trattenere le tasse nel Veneto”.
Si dirottino i soldi stanziati per il ponte sullo Stretto di Messina, pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro, per interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese venete colpite, e per interventi di tutela del suolo e di protezione civile.
Osserva l'onorevole Gianni Dal Moro: “Quando ha voluto i soldi la Lega li ha trovati, ad esempio per non far pagare le quote latte ai furbetti della stalla. Caro Presidente Zaia, se di fronte a questa grave emergenza veneta fatta di morti, feriti, di famiglie e imprese disperate, non trovate il modo di farvi dare i soldi da Roma, può vuol dire solo due cose: o che non contate nulla o che, come al solito, fate tante chiacchiere e pochi fatti”.
Va garantita l'attuazione del documento unitario recentemente approvato in Regione che prevede sgravi fiscali a famiglie e imprese colpite dall'alluvione. Inoltre vanno moltiplicate su tutto il territorio provinciale e regionale le iniziative di dilazione, sospensione o riduzione del pagamento delle bollette in favore delle popolazioni alluvionate sul modello di quanto già ottenuto dal Pd con Agsm Verona.
L’onorevole Federico Testa ha sottolineato “l’incoerenza della Lega. Prima approva stanziamenti al Sud per centinaia di milioni - Catania, Palermo e Roma - e poi scopre che non ci sono risorse per il Nord”.
Occorre una diversa politica di gestione del territorio veneto, che ne consideri la fragilità, evitando quelle opere che ne mettono a rischio l'equilibrio con un'esagerata cementificazione (si vedano i 4 milioni di metri quadrati di centri commerciali e zone industriali noti come Autodromo del Veneto.
In attuazione di tutti i provvedimenti elencati ai punti precedenti si chiede l'istituzione di una cabina di regia nella quale siano presenti anche i rappresentanti delle minoranze, indispensabili per garantire il massimo coinvolgimento e la piena assunzione di responsabilità.
Nella giornata di ieri è stato presente a Vicenza e Verona Enrico Letta, vice segretario del Partito Democratico, per esprimere la solidarietà e l’impegno del Partito Democratico a sostegno del Veneto. Letta si è impegnato a chiedere la sospensione dei tributi e dei pagamenti; l’esenzione dal Patto di Stabilità per i comuni colpiti dall’alluvione; risarcimenti per i danni; una cassa integrazione speciale. Ha espresso, inoltre, la disponibilità del Partito Democratico a concordare con la maggioranza gli emendamenti finalizzati ad aiutare le popolazioni venete.

1 commento:

pino s. ha detto...

Ciao, ti ho linkato