venerdì 15 aprile 2011

Stoviglie biodegradabili in mense, feste e sagre

Presentato nelle commissioni consiliari competenti il Progetto di Legge n.140 a cura del Gruppo Consiliare del Partito Democratico Veneto
Il Progetto di Legge del PD, primo firmatario Roberto Fasoli, è finalizzato alla riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti derivanti da attività di ristorazione presso mense, feste e sagre. Nasce da una sollecitazione di una serie di associazioni che lo hanno sostenuto e che vanno ringraziate per il lavoro svolto a sostegno del progetto e più in generale per l’impegno sui temi della tutela e della promozione dell’ambiente.
Il progetto legislativo prevede che la Regione disponga, con le risorse del fondo ambientabile, istituito dall’articolo 46, comma 3, della Legge Regionale n.3 del 2000 (alimentato ogni anno dal 20 per cento dei proventi dell'ecotassa sui rifiuti conferiti in discarica) contributi a favore di soggetti che svolgono in qualsiasi forma, pubblica o privata, attività di ristorazione nelle mense scolastiche, negli ospedali o nei luoghi di cura e di assistenza o nel corso di feste pubbliche, sagre e attività di ristorazione collettiva adottando piatti e posate riutilizzabili, bicchieri e caraffe 'a rendere', oppure stoviglie biodegradabili, realizzate cioè con compostabili in mais o in polpa di cellulosa. Per aver accesso ai contributi regionali si prevede, inoltre, che tali soggetti effettuino la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti.
Qui il resto del post"Si tratta - precisa Fasoli - di un tassello di una strategia più generale, che intende considerare il rifiuto come "materia seconda". Si ispira ad una concezione economica, sociale e culturale che si interroga sui limiti dello sviluppo e sugli stili di vita. Non solo, quindi - ribadisce l'esponente del Pd - l'incentivo ad usare stoviglie riutilizzabili o biodegradabili e a distribuire cibi e bevande "sfusi" o per ridurre gli imballi, ma anche una spinta alla raccolta differenziata, scelta in grado di attenuare l'impatto dei problemi legati alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre a favorire un consistente risparmio energetico. E’ un progetto incentivante con un forte contenuto promozionale rivolto ad un cambiamento di mentalità nei confronti dei rifiuti”.
Il progetto si fonda su due fonti legislative.
La prima è l'articolo 179 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale", che recepisce il principio comunitario della riduzione dei rifiuti alla fonte e dispone che le pubbliche amministrazioni perseguano "iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti". Fra tali iniziative, in particolare, la norma statale indica: "l'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non
contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità e la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento " e "lo sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero ".
La seconda fonte è l'articolo 50, comma 1, lettera f ) della legge regionale 21 gennaio 2000, n. 3
"Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti" che prevede - fra le iniziative regionali per la prevenzione dei rifiuti ed il loro recupero - la "promozione e l'incentivazione del non utilizzo di stoviglie monouso nelle mense e nelle feste pubbliche o aperte al pubblico ".
La Giunta Regionale dovrà emanare il Regolamento e pubblicare i bandi di concorso.
Le risorse potranno essere attinte dal Fondo regionale destinato ad interventi di tutela ambientale.
“C’è da augurarsi- conclude Fasoli- che vista l’importanza dell’argomento e visto che le risorse necessarie sono reperibili da un fondo già previsto dalla legge regionale vigente, il progetto possa avere un iter accelerato ed essere approvato in breve tempo.

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