martedì 22 novembre 2011

Michele Bertucco vince il primo confronto

Ieri sera si è svolto il confronto tra Michele Bertucco, candidato sostenuto da Pd, Sel, Psi e Fds, Antonio Borghesi, candidato dell'Italia dei Valori, e Mario Allegri, indipendente, organizzato dai partiti del centro sinistra.
I tre candidati alle primarie del centrosinistra si sono presentati insieme per la prima volta di fronte ad una vasto pubblico per rispondere alle domande di Alessia Rotta e del pubblico stesso.
L’incontro si è aperto con polemiche sterili tra Mario Allegri e Antonio Borghesi che non sono state gradite dal pubblico che ha espresso una chiara disapprovazione. I motivi della frizione riguardano le dichiarazioni di Allegri che fanno esplicito riferimento ai transfughi ed al suo impegno di devolvere, nel caso in cui verrà eletto sindaco, gli introiti di Sindaco a favore delle necessità del comune.
Michele Bertucco con i suoi interventi ha dimostrato di conoscere i problemi concreti della città e di avere predisposto una strategia puntuale per risolverli. I suoi interventi hanno condizionato le risposte degli altri candidati quando è intervenuto per primo. Infatti Allegri ha affermato diverse volte di trovarsi d’accordo con Bertucco senza aggiungere nulla di nuovo. Quando invece Bertucco è intervenuto per ultimo ha spiazzato i suoi concorrenti.
Borghesi ha richiamato il suo impegno nel ruolo di Presidente della Provincia nell’affrontare i problemi amministrativi della città, dimenticando che da quell’epoca è passato troppo tempo e che nel frattempo molte cose sono cambiate nella città, e si è focalizzato sui costi della politica.
Allegri ha sottolineato che occorre utilizzare il fattore cultura per avviare lo sviluppo della città.
Sui temi del traforo e Ca’ del Bue Bertucco ha dimostrato conoscenza e competenza, argomenti questi sui quali il candidato alle primarie ha dimostrato già in passato il suo impegno al servizio della comunità.
Non sono mancate le critiche all’Amministrazione Tosi in diversi ambiti:
- Ambiente, Bertucco ha ricordato che Verona si classifica al terzo posto tra le città che soffrono di più lo smog con 98 giorni di sforamento della soglia;
- Costi della politica, i candidati si sono trovati d’accordo che occorre procedere ad una attenta revisione della spesa;
- Trasporto pubblico locale, meno mezzi privati e più biciclette e trasporto pubblico;
- Aziende pubbliche di gestione dei servizi pubblici locali, Borghesi ha proposto di sciogliere i consigli di amministrazione per sostituirli con un amministratore unico e Bertucco ha replicato che occorre al contrario ripensare la governance delle aziende e puntare sulle competenze;
- Circoscrizioni, Borghesi dichiara che occorre superarle e sostituirle con la democrazia tecnologica. Per Bertucco invece le circoscrizioni rappresentano il primo luogo della democrazia locale e per favorire tale partecipazione occorre attribuire delle competenze decisionali e non soltanto consultive.
- Posizione unitaria, i candidati ha espresso unitariamente un giudizio negativo su Flavio Tosi: governo della città individuale, svendita dei gioielli della città per fare cassa, città ferma senza futuro.
Questo primo round tra i candidati alle primarie del centro sinistra il pubblico lo ha assegnato a Michele Bertucco per le competenze dimostrate sui diversi argomenti trattati nell’incontro. Tale giudizio è stato espresso con gli applausi che gli sono stati indirizzati e con i commenti che le persone si sono scambiati dopo la fine dell’incontro.
Molti non conoscevano Michele Bertucco e da ieri sera sono diventati suoi sostenitori alle primarie del 5 dicembre ed …….. alle elezioni amministrative del prossimo anno.
Alla fine dell’incontro ho raccolto il commento di Gabriella Dimitri, nuova sostenitrice di Michele Bertucco, che ha dichiarato: “Ieri sera alla Gran Guardia Michele Bertucco ha dimostrato di essere persona seria, capace, competente ed affidabile con idee vincenti capaci di risolvere i problemi di Verona. Per la Verona che vogliamo e che ci meritiamo occorre sostenere Michele Bertucco a sindaco di Verona.
Paola Lorenzetti ha scritto, riferendosi a Michele Bertucco, in una nota: “Che dire? L'ho apprezzato molto, lo voterò e spero di convincere molte altre persone a votarlo. Michele è l'uomo giusto per la nostra città, quello che può regalarle radici solide per stare ancorata alle tradizioni e nello stesso tempo ali per volare.

4 commenti:

Pietro Palumbo ha detto...

Gentile Antonino Leone
quanto è sgradevole e inopportuna la tua evidente faziosità tesa all'esaltazione dell'uno e alla sottovalutazione dell'altro.. in sede di primarie!
Anche qui a Verona si ripetono i riti e i giochi che non vorremmo proprio vedere.
Le primarie sono occasione di crescita e di confronto attraverso le quali piuttosto che fomentare la rivalità e la competizione tra i candidati dovrebbe prima costruirsi una piattaforma comune grazie al confluire di diverse esperienze e ricchezze personali. Non mi interessa sapere chi ha vinto il primo round, ma individuare quanto è possibile e se è possibile unire le diverse anime di una coalizione che troppo spesso è naufragata per rivalità miopi e infantili (dette anche giochi di potere). Io spero che la maggior parte del pubblico, l'altra sera, sia riuscita a percepire una sostanziale convergenza di linee politiche anche se incarnate da diverse sensibilità personali, e si sia preoccupata non di stabilire chi fosse il vincitore della lotta, ma quali fossero le competenze che andavano a confluire in un patrimonio comune, atte a valorizzare un progetto del centrosinistra finalmente di grande respiro per la città di Verona.
E' possibile guardare in modo costruttivo questa esperienza delle primarie, in modo tale che domani ,chiunque sia il vincitore, si riesca a collaborare e valorizzare gli apporti degli altri? Allora cerchiamo di dire quello che pensiamo ma di non essere faziosi e dannosi alla causa.
Non mi pare che corisponda al vero che "l'incontro si è aperto con le polemiche sterili tra Allegri e Borghesi.....che riguardano le dichiarazioni di Allegri che fanno esplicito riferimento ai transfughi e al suo impegno di devolvere......" All'inizio Allegri ha parlato serenamante esponendo le sue idee ed è stato vittima di frecciatine polemiche da parte di Borghesi alle quali ha risposto polemicamente. Possiamo criticare la situazione ma non possiamo tradire la verità .

Non mi pare che corrisponda ad una corretta relazione su quanto è stato detto il sottolineare i meriti indiscussi sul piano della competenza e della esperienza politica di Bertucco e non sottolineare contemporaneamente i meriti e le competenze degli altri candidati, anzi evidenziarne i punti deboli con giudizi molto personali.
Quando Allegri ha dichiarato più volte di essere d'accordo con quanto detto da Bertucco tu hai visto in questo un atteggiamento di debolezza, io invece ho percepito un grande senso di onestà intellettuale e un sincero desiderio di collaborazione capace di individare i meriti dell'altro e di riconoscerne il valore. Questa è ricchezza!

Che cosa significa dire invece che "quando Bertucco è intervenuto per ultimo ha spiazzato i suoi concorrenti"? Quanta incoffessata rivalità personale, e invidia reciproca e impossibilità di collaborazione futura si nascondono sotto una frase come "spiazzare i suoi concorrenti"? Quanto stile berlusconiano è stato assimilato inconsapevolmente! Come è vero dire che non bisogna aver paura di Berlusconi ma del berlusconismo che è in ciascuno di noi!
Pietro Palumbo, Verona

diego de carlo ha detto...

Se la forza di un blog è quella di avere la capacità di suscitare dibattito, allora il post di Antonino sull'incontro tra i tre candidati alle primarie, ha fatto centro. Lo dico in tutta serenità e, pur essendo sostenitore dichiarato di Bertucco, tuttavia non posso esimermi dal dire la mia sulle questioni sollevate da Pietro Palumbo.
Vedi Pietro, il blog non è l’ organo ufficiale di una qualsiasi organizzazione, ma è un luogo virtuale nel quale il padrone di casa (Antonino nell'occasione) esprime le proprie idee rendendole pubbliche e dando a tutti la possibilità di confutarne le tesi o meno. Dare del fazioso al padrone di casa dichiarandone, altresì, la sgradevolezza e l'inopportunità, mi pare quantomeno fuori luogo. Nessuno di noi ha l'obbligo di entrare in questa casa, ma se decidiamo di farlo sappiamo chi ne è il padrone, quali sono le regole di convivenza ecc. Se Antonino ha, diciamo così, americaneggiato il confronto dichiarando chi per lui ne è uscito vincitore, non ha nulla di fastidioso, ma, semplicemente, leggo tale affermazione come quella di una persona che non vuol stare al di fuori dell’agone ma esserci dentro, esattamente lo spirito delle primarie; “voto, scelgo il candidato, quindi conto!”
Riprendendo quanto detto all'inizio, penso che Antonino faccia bene a socializzare le sue idee perché così facendo stimola anche gli altri ad uscire dal guscio ed ad entrare in gioco. Questo non è berlusconismo, ma partecipazione.
Nel merito della serata credo sia stata una bella serata un po’ rovinata da quei battibecchi tra Borghesi ed Allegri che hanno un pochino infastidito il pubblico presente se non altro perché la speranza di noi del centrosinistra, è sempre quella di non dover assistere a guerre interne ma a confronti serrati sì, ma costruttivi.
Io penso che tutti e tre i candidati, con le loro conoscenze, competenze, esperienze e storie, diano forza alla coalizione e che, per questo, tutti e tre debbano dichiarare la loro piena disponibilità ad essere protagonisti anche dopo il 4 dicembre qualunque sia il risultato. Ho sempre sostenuto, ad esempio, che coloro che non risulteranno vincitori delle primarie dovranno dare la propria disponibilità a candidarsi per il Consiglio Comunale ed ad entrare a far parte della giunta nel caso di vittoria alle elezioni amministrative, e che ciò debba essere reso pubblico da subito, fin dal 5 dicembre. Questo darebbe la dimostrazione alla Città che il nostro centrosinistra sa valorizzare tutte le proprie risorse e che il candidarsi alle primarie non è un modo esibizionistico per mettersi in luce, ma un modo per mettere a disposizione di Verona tutto se stesso.
Diego De Carlo

Vincenzo D'Arienzo ha detto...

Dispiaciuto. Sono dispiaciuto per i toni usati e per i fatti esposti. Intanto il percorso seguito: Michele Bertucco e' il candidato sostenuto dal PD a seguito di una serena riflessione fatta dagli organismi democraticamente eletti nell'ambito della quale ogni parere e posizione ha trovato una sintesi unitaria. Bertucco, come peraltro e' arcinoto, e' senza dubbi il candidato di tutto il PD veronese. Unito.
Le primarie, che il PD ha voluto, non sono svilite o espressione di fantomatici apparati, ma sono rafforzate perche' con la scelta fatta abbiamo offerto l'opportunita' ad altri di esprimersi e confrontarsi. La candidatura di Allegri, che ringrazio per questo, e' gradita proprio perche' ha colto questa occasione di partecipazione e di coinvolgimento. Che la societa' civile partecipi non e' contro i partiti, come si afferma, ma il felice connubio che le primarie consentono. I Partiti e i civici non sono contro, ma insieme si confrontano per Verona. Era proprio quello che il PD voleva e il regolamento fatto, che prevede altre candidature con solo 400 firme a sostegno, ne e' la chiara testimonianza.
E' normale, quindi, che il PD appoggi il proprio candidato che e' anche sostenuto da importanti reti civiche che hanno una storia da rispettare.
Sono incredulo di fronte alle asserite minacce ricevute dai sostenitori di Allegri. Per quanto mi consta non vi sono stati atti o fatti del genere e non consentiro' che questi avvengano. Anche se non ho evidenze negative, sono a disposizione affinche' prevalga il rispetto e il buon senso tra persone che fanno parte della stessa coalizione. Sul possibile ritiro di Allegri dico solo che sarebbe un errore. Mario non e' un avversario e ha modo di poter esprimere le proprie prospettive. Saro' garanzia per questo.

Antonino Leone ha detto...

Il post che ho scritto ha suscitato interesse, consensi e critiche che rappresentano la ricchezza del dibattito che si è sviluppato tra gli elettori ed i partiti del centro sinistra, impegnati nelle primarie del 4 dicembre per la scelta del candidato Sindaco da anteporre a Flavio Tosi. Tutto questo era prevedibile perché le opinioni difficilmente sono condivisili in tutto.
I candidati impegnati nelle primarie rappresentano, ognuno con le proprie specificità, un allargamento dei consensi ed una attenzione nei confronti del centro sinistra che osa lanciare un’alternativa democratica all’Amministrazione Comunale di Verona, guidata da Flavio Tosi.
L’attuale divisione delle persone dovuta alla scelta del candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative non devono far perdere di vista la prospettiva politica per Verona che è rappresentata dall’unità nella diversità per costruire insieme una vasto consenso popolare finalizzato a porre termine alla gestione non condivisibile di Flavio Tosi.
In questo post ho espresso liberamente il mio sostegno a Michele Bertucco che confermo anche adesso. Questa mia posizione è nata spontaneamente e senza interferenze dopo aver assistito al confronto tra i tre candidati. Una posizione legittima, condivisile o meno, che esprime il mio diritto di scegliere tra i tre candidati colui che possa rappresentare al meglio gli interessi della comunità veronese e la domanda di cambiamento richiesta dai cittadini.