martedì 22 novembre 2011

Stefania Bozzi sostiene Michele Bertucco

Non conoscevo Michele Bertucco di persona, ma solo come esponente di spicco del mondo ambientalista veronese. Quando le diverse possibilità per giungere a una candidatura unitaria a candidato Sindaco all'interno del mio partito, il Partito Democratico, sono andate a convergere sulla sua figura, mi sono riproposta di conoscerlo al più presto.
La politica, come la vita, è fatta di relazioni e incontri, di scambi e conoscenze reciproche, di arricchimento nel confronto delle idee e delle diverse convinzioni .
Ma vi sono caratteristiche personali in una persona che la rendono, in termini aziendali, "fit" - adatta - a ricoprire ruoli di leadership e istituzionali come quello della carica di Sindaco di una città.
Queste caratteristiche sono la pacatezza e la moderazione, insieme alla determinazione, la forza di carattere e l'attitudine al lavoro di squadra. Se queste caratteristiche si legano alla competenza e alla padronanza delle tematiche complesse che una città come Verona pone, ecco che il candidato a governare la città di Verona ha tutte le caratteristiche necessarie.
Mi pare che Michele Bertucco rivesta questo binomio vincente - carattere e competenza - per essere il miglior candidato a vincere le primarie del centro-sinistra.
E' finito il tempo dei Superman, degli urlatori, di chi proclama e vende fumo, di chi sforna slogan a effetto per semplificare il complesso. Basta. Penso a Giuliano Pisapia a Milano e al nostro Premier, Mario Monti.
Vorrei poter dire basta anche pensando a noi, a chi governerà Verona dal 2012.
Io che mi occupo di tematiche femminili, di parità di genere, di diritti delle donne, ho trovato in Michele Bertucco il migliore degli interlocutori, che riassume nella sua persona e nella sua storia il superamento degli stereotipi e delle banalità sull'argomento, dell'abbandono delle frasi ad effetto in tema di rappresentanza. Cinquanta per cento di donne in Giunta? "Diamo loro gli Assessorati di peso, come ha fatto Mario Monti". " Più donne nei Consigli di Amministrazione nelle Aziende Partecipate, secondo gli indirizzi della legge di recente approvazione in Parlamento in merito alle aziende quotate in Borsa." "I temi della conciliazione tra vita e lavoro delle donne sono centrali per lo sviluppo di una nuova Verona" - questo è ciò che afferma Bertucco.
Le donne hanno un indiscutibile peso elettorale, numerico e valoriale. Non hanno neppure più voglia di sottolineare competenze e valore, tanto sono evidenti, nei risultati scolastici e nelle professioni. I partiti che sostengono Bertucco hanno per statuto l'obbligo del 50% di donne in lista. Ma non è questo il punto. C'è ancora molto da fare e da pretendere, dentro e fuori i partiti.
Il 25 novembre è la data che ricorda la violenza contro le donne. Ancora violenza, brutale o sottile, nelle forme più subdole. Il problema rimane atavico e radicato, non di facile soluzione ma innegabile.Che vi sia una data che commemora le vittime della violenza dà la misura della arretratezza culturale dello stesso mondo occidentale, sul tema. Importante è non rimuovere o eludere le realtà scomode. Qual è la connessione con le prossime primarie del 4 dicembre a Verona?
Michele Bertucco, pur avendo il rammarico della mancata candidatura femminile a Sindaco di Verona, mi pare, tra le diverse candidature, quella che dà maggiori garanzie in termini di approccio al valore dei due generi come unica strada per una democrazia compiuta.
Assicurare maggiore presenza di competenze femminili nei luoghi delle decisioni, della politica e dell'amministrazione, è un primo passo. Michele Bertucco ha promesso di farne un suo proprio impegno.
Se non ora, quando?
Stefania Bozzi
Portavoce Conferenza Provinciale Donne Democratiche di Verona

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