giovedì 19 settembre 2013

Seggiovia di Prada: privilegiare la cultura dei problemi

Intervento di Alessia Rotta, parlamentare del Partito Democratico a favore della seggiovia di Prada - Costabella.
“La funivia di Prada, cara a tanti veronesi, amanti della montagna e no. Chi non ha avuto occasione di percorrere immerso nella natura, anche da bambino, questi tre chilometri, sulle caratteristiche bidonvie, poi su, fino al rifugio Fiori del Baldo? Un territorio incontaminato, con una visione ineguagliabile sul lago di Garda e un potenziale da valorizzare, ancora tutto da scoprire: pensiamo agli sport, come il parapendio o alle performance artistiche che spazi immensi potrebbero ospitare, sul modello di quanto avviene in Trentino, con i suoni delle dolomiti. La funivia di Prada è una risorsa che tutti noi, non solo i territori di San Zeno e di Brenzone, non possiamo perdere. Per il suo valore economico, pensiamo all’indotto per gli esercenti della zona, grazie al turismo, ma anche, e soprattutto, per il potenziale culturale che rappresenta.
Ma ripercorriamo insieme gli avvenimenti che ci hanno portati fino a qui. Nel 2004 sono stati spesi 1 milione e 850 mila euro per il ripristino degli impianti della funivia. Una gran quantità di denaro che non è andata ad incidere, tuttavia, sul termine della vita tecnica dell’impianto, fissato nel 2009. In tutta fretta, nel 2009, è stata presentata la richiesta, poi ottenuta, per una proroga di 4 anni.
Non bisogna dimenticare che, tra il 2006 e il 2011, gli impianti sono stati gestiti da un’impresa privata, lasciando la Prada Costabella Srl senza utili. Nel 2011, la cassa torna, però, a mostrare un avanzo, evidenziando tutto il potenziale di questo meraviglioso impianto, ancora inespresso. Circa 42 mila passaggi all’anno che hanno permesso un accantonamento tra gli 80 ed i 100 mila euro all’anno. Numeri che mostrano sicuramente l’interesse di cittadini e turisti per questa struttura e l’immagine di un partecipata che non è al dissesto economico.
Ottenere una proroga è una necessità che sostengo con impegno. Tanti amministratori si sono succeduti nella catena di comando che ha portato la Prada Costabella Srl a questo punto, ed è per questo che è un dovere di tutti, indipendentemente dal colore politico, fare la cosa giusta per questo territorio, mettere da parte ogni rivalità, personalismo o scopo elettorale e cercare di arrivare al prossimo anno con un impianto funzionante, per potere, nei prossimi anni, trovare soluzioni alla radice di questo problema: rinnovare l’impianto”.
L'intervento di Alessia Rotta privilegia i problemi del territorio ed invita tutti ad impegnarsi per garantire la sopravvivenza e la funzionalità della seggiovia. Molte sono state le bugie e le polemiche sterili finalizzate a conquistare strumentalmente i consensi nelle prossime elezioni amministrative. Bisogna superare questo stato di cose è porsi l'obiettivo concreto a favore dei cittadini. I dati finanziari esposti da Alessia sono esatti e provengono dai bilanci della società. Nelle gestioni precedenti al 2011 vi è stato uno scarso ammortamento degli impianti ed una liquidità bassa a causa della scelta di affidare la gestione degli impianti ad una cooperativa esterna. Nessuno dei detrattori discute di questa scelta, dei rapporti intercorsi tra il vertice della cooperativa e le amministrazioni comunali dell’epoca e la lettera di disdetta mai inviata al Consorzio di Cooperative dal Presidente della Prada Costabella Srl Castellani Cipriano.
Adesso le prospettive si presentano in modo diverso se tutti gli attori si impegnano per il funzionamento della seggiovia. La classe politica, non potendo i due piccoli comuni farsi carico da soli della problematica in questione, devono intervenire su due direzioni:
- I comuni di San Zeno di Montagna e Brenzone insieme alla Provincia devono intervenire presso la Regione affinché la seggiovia rientri tra i finanziamenti dei Fondi Fas;
- I parlamentari veronesi devono vigilare e sollecitare il Ministro per le infrastrutture affinché intervenga con sollecitudine per applicare l’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati che impegna il Governo ad adottare gli opportuni provvedimenti per prorogare il termine decorrente per ciascun impianto.
Si alla cultura dei problemi e no alle strumentalizzazioni che non portano a nulla.
Brava Alessia confidiamo anche nel tuo impegno disinteressato. Difendere la funzionalità dell'impianto non è una posizione di parte ma si muove nell'interesse dei cittadini.

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