domenica 9 febbraio 2014

Riconoscimento dell'infortunio in itinere per ciclisti

Si è svolta la conferenza stampa organizzata dal PD di Verona con la partecipazione di Diego Zardini, parlamentare PD, Paolo Fabbri, vice presidente nazionale della Fiab, Bepo Merlin, direttore nazionale della Fiab, e Luciano Lorini, vice presidente della Fiab di Verona.
L’oggetto dell’incontro è stato l’infortunio in itinere per i lavoratori che usano la bicicletta per recarsi al lavoro. Problematica sempre attuale in quanto le problematiche relative a tale argomento non sono state ancora risolte nonostante l’impegno della Fiab che nel passato recente ha coinvolto cittadini, enti locali ed associazioni al fine di modificare la legislazione vigente e favorire così l’uso della bicicletta.
Diego Zardini si è fatto carico di tale problematica ed ha presentato una proposta di legge, sottoscritta da circa 30 deputati del PD, di Sel e di Scelta Civica, che si propone di aggiornare la normativa alle esigenze ambientali e favorire l’uso della bicicletta nel tragitto casa, lavoro e casa attraverso il riconoscimento nel caso di incidente dell’infortunio in itinere.
“Oggi chi va a lavorare in bicicletta non è completamente coperto dall'assicurazione dell'Inail per gli infortuni», afferma Zardini. Di fatto se un ciclista si infortuna andando sul posto di lavoro viene indennizzato nei seguenti casi: - assenza o insufficienza dei mezzi di trasporto pubblico; - non percorribilità a piedi del tragitto casa e lavoro e viceversa; - incidente avvenuto solo all’interno di piste ciclabili o di zone interdette al traffico”.
“Le condizioni e le circostanze poste dalla normativa vigente, continua Diego Zardini, sono talmente insuperabili che non facilitano l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro, penalizzando l’unico mezzo di trasporto che non inquina, non congestiona i centri abitati e non rappresenta un pericolo per le persone”.
La proposta di legge di Diego Zardini è finalizzata a liberare dai condizionamenti normativi l’uso della bicicletta e specificatamente dall’uso necessitato della bicicletta durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro quale condizione di indennizzo dell’infortunio in itinere.
“La proposta di legge, dichiara Diego Zardini riconosce in ogni caso ai lavoratori che utilizzano la bicicletta per recarsi al lavoro nel caso di incidente la tutela piena derivante dall’infortunio in itinere per l’impatto positivo che l’uso di tale mezzo implica sul benessere sociale ed economico dei cittadini e sugli effetti positivi sulle imprese e sugli enti locali”.
“Siamo soddisfatti che la nostra battaglia abbia finalmente trovato uno sbocco in Parlamento, afferma Paolo Fabbri della Fiab, crediamo sia interesse di tutti promuovere queste modifiche alla legge, basti pensare che paradossalmente, chi usa il bike sharing per andare a lavorare potrebbe essere scoperto dal punto di vista assicurativo”.
“Soddisfatto il direttore nazionale Fiab, Giuseppe Merlin, che ricorda che, solo alcuni anni fa, la federazione ha raccolto circa 12mila firme a sostegno di tale modifica e che recentemente è stata fatta una imponente campagna di adesione all'iniziativa che ha coinvolto gli enti locali”.
“Occorre, ha concluso Diego Zardini, una grande mobilitazione a sostegno della proposta di legge affinché venga discussa ed approvata in parlamento. In Facebook è stato costituito un gruppo a sostegno della proposta con la partecipazione di oltre 2000 persone. Ritengo che sia importante e strategico il sostegno della Fiab che da molti anni sostiene l’aggiornamento della normativa al fine di sostenere i ciclisti, salvaguardare l’ambiente contro l’inquinamento e la congestione del traffico e promuovere la qualità della vita dei cittadini”.

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