venerdì 28 febbraio 2014

Verona: le mani sulla città

L'incontro di ieri sera Le Mani sulla città è riuscito per la qualità dei relatori e per la grande partecipazione. Finalmente il popolo veronese si sveglia dal torpore e si interessa della politica comunale.
L’incontro è stato promosso dal Partito Democratico e sono intervenuti Michele Bertucco, capogruppo del Pd in Comune, il consigliere regionale Franco Bonfante, il giornalista Paolo Tessadri, l'avvocato Luca Tirapelle, il segretario comunale del PD Orietta Salemi ed il deputato del PD Diego Zardini.
I relatori con i loro interventi hanno presentato un quadro della città completo e non esaltante: dagli interessi sullo sviluppo urbanistico, alla parentopoli veronese, dall’assenza di trasparenza alle infiltrazioni mafiose. Proprio non manca nulla di negativo per Verona.
Il sistema di potere di Tosi salta e la città si trova abbandonata a causa di una gestione opaca ed interessata che lascia ai margini i cittadini e la città stessa che meritano di essere governati al meglio. La gestione Tosi non è stata trasparente cosi come richiedono le disposizioni di legge (prima il D. Lgs. n. 150/2009 e dopo il D. Lgs. n. 33/2013). Ogni obbligo è stato convertito in interesse di parte e rispettato dal punto di vista formale e non sostanziale. I segretari comunali sono degli artisti del settore. Mi riferisco ai servizi interni al comune ed a quelli esterni gestiti dalle società controllate. Niente sistema di misurazione e valutazione della performance, no all'Organismo indipendente di valutazione, no al piano ed alla relazione di performance, no al processo di valutazione delle competenze in materia di reclutamento del personale e di scelta degli amministratori delle società partecipate (mera spartizione del potere).
Un circolo vizioso utile solo alla maggioranza di centro destra e non ai cittadini. No in definitiva a tutti gli strumenti manageriali che avrebbero dovuto valutare la qualità dei servizi e mettere nelle condizioni i cittadini di conoscere, comprendere e partecipare. Ogni strumento innovativo è stato gestito per rendere opaca la città a causa degli interessi nascosti di un sistema di potere che finalmente è esploso.
I partiti di opposizione dovrebbero intervenire con mozioni ed interrogazioni per far saltare definitivamente l'equilibrio disastroso che Tosi ha creato nel comune di Verona. Tali interventi dovrebbero trattare: - la trasparenza e la sua applicazione nel comune di Verona (regolamento sulla trasparenza, piano triennale della trasparenza, responsabile della trasparenza); - l'anticorruzione (regolamento sull’anticorruzione, piano triennale anticorruzione e responsabile dell'anticorruzione); - il sistema di misurazione e valutazione della performance interna ed esterna delle società controllate, la qualità dei servizi erogati e la utilizzazione degli indicatori di performance; l'organismo indipendente di valutazione in sostituzione del Nucleo. Tali argomenti sono importanti per ricostruire nel Comune di Verona una casa di vetro trasparente e non opaca come quella realizzata da Tosi. I cittadini devono conoscere, capire ed intervenire. Il sistema Tosi si è guardato bene a costruire una casa di vetro. L'opacità ha caratterizzato la Giunta di centro destra per nascondere ai cittadini la qualità bassa ed interessata del modo di amministrare.
Gridare al ladro al ladro o al lupo al lupo non è sufficiente occorre proporre uno modo di amministrare trasparente ed onesto che realizzi i contenuti delle disposizioni di legge varate in questi ultimi anni in materia di trasparenza e di anticorruzione. Su queste materie occorre far saltare definitivamente il sistema Tosi, eliminare le mani sulla città e ricostruire la città dalle macerie.
Ritengo che tutti coloro che amano questa meravigliosa città devono intervenire con degli obiettivi chiari: - Non fare cadere nel dimenticatoio gli eventi giudiziari di quest'ultimo periodo; - Sottolineare che il sistema di potere di Tosi e della maggioranza di centro destra è saltato a causa degli interessi di parte; Far prendere coscienza a tutti i cittadini che il malaffare è venuto alla luce in modo visibile e chiaro nonostante che gli organi giudiziari non abbiano concluso le indagini e non vi sia ancora una sentenza definitiva.
Il Partito Democratico ha avuto il merito insieme ai cittadini ed ai comitati di togliere il coperchio e far emergere le contraddizioni ed il malaffare. L'incontro di ieri sera ha dimostrato in modo chiaro e tangibile l'unità del PD veronese rispetto agli eventi giudiziari di quest'ultimo periodo.
L'evento di ieri sera è stato riportato dal Corriere di Verona con un ottimo articolo di Alessio Corazza mentre L'Arena non ha dato voce agli esponenti del PD veronese.

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