mercoledì 19 luglio 2017

Competenze o lottizzazione nelle nomine a Verona?

Si è concluso il primo consiglio comunale di Verona tra contraddizioni, vendette e furbizie. Si è assistito alla surrogazione di alcuni consiglieri comunali che aspirano ad incarichi ben più importanti nel sottopotere scaligero secondo gli accordi presi in campagna elettorale (Croce, Mariotti, Corsi). Tali esponenti sono stati chiamati in una vignetta “migranti economici”.
La trasparenza e le competenze, tanto osannate in campagna elettorale dal sindaco e dai diversi schieramenti, sono state già dimenticate o vi è ancora spazio per applicare un processo delle nomine allineato alle migliori best practice realizzate in altri stati ed in altre città italiane?
A questo interrogativo risponde un gruppo di professionisti che ha inviato una lettera aperta al Sindaco Sboarina nella quale viene sottolineato che il regolamento che disciplina le nomine non prevede:
- “La pubblicazione obbligatoria sul sito del comune dei CV di tutti i candidati, prima della nomina;
- Il parere di una commissione di esperti e/o l’audizione dei migliori candidati in commissione consiliare;
- Una decisione finale del sindaco motivata (anche nella comparazione fra i vari candidati) e resa pubblica”.
Inoltre, il gruppo di professionisti chiede che il Comune di Verona adotti nuove regole che favoriscano le competenze e la trasparenza nelle nomine per le Aziende Partecipate come hanno già fatto altri comuni.
I professionisti che hanno sottoscritto la lettera hanno il merito di aver posto all'attenzione dell’opinione pubblica, del sindaco e delle forze politiche il grave problema delle nomine al fine di migliorare la gestione delle aziende partecipate del Comune con professionisti di alto livello.
I professionisti confidano nell'accoglimento della loro proposta altrimenti promuoveranno una raccolta di firme per un referendum consultivo finalizzato alla revisione del regolamento che disciplina le nomine.
Ieri è stato dato ampio spazio dalla stampa locale alla lettera al sindaco. Oggi al contrario le nomine sono state dimenticate dai giornali locali e non vi è stata alcuna dichiarazione degli esponenti politici di maggioranza e minoranza su tale questione. Così si rischia che tale argomento venga messo nel dimenticatoio poiché la campagna elettorale è finita e rimangono soltanto da soddisfare gli impegni assunti con coloro che hanno sostenuto (migranti economici) l’aggregazione vincente.
Sul tema in questione interviene Diego Zardini, deputato veronese del PD, chiedendo che la questione delle nomine vada affrontata in discontinuità con le precedenti amministrazioni comunali. "L'appello di alcuni professionisti veronesi appare assolutamente condivisibile e deve essere sostenuto da tutte le forze politiche, afferma Diego Zardini. Per fare questo occorre intervenire sul vigente regolamento comunale che disciplina le nomine ed introdurre finalmente criteri per la valutazione delle competenze oggettivamente verificabili e processi per la trasparenza, con la pubblicazione nel sito comunale degli atti e dei documenti che incidono sulle nomine (bando pubblico, pubblicazione dei c.v. dei candidati e della decisione finale del sindaco)".
"Occorre contrastare, conclude Diego Zardini, i fattori che portano ad utilizzare l'appartenenza e la fedeltà nelle nomine perché troppo spesso hanno causato inefficacia ed inefficienza nella gestione delle attività delle aziende partecipate ed introdurre la trasparenza e le competenze e consentire a tutti i cittadini in possesso dei requisiti professionali richiesti dal bando pubblico di presentare la propria candidatura".
Per rispondere alle richieste contenute nell'appello la riforma del regolamento dovrà prevedere:
- Trasparenza:
- Bando pubblico per le posizioni da ricoprire negli enti partecipati con l’indicazione dei requisiti che occorre possedere;
- Pubblicazione nel sito del comune dei curriculum vitae presentati dai candidati e delle valutazioni della commissione degli esperti;
- Pubblicazione della motivazione finale del sindaco rispetto alle scelte effettuate.
- Competenze:
- Nomina di una commissione di esperti indipendenti che valuti la conoscenza e le competenze dei candidati;
- Presentazione da parte dei candidati dei curriculum vitae e di una nota illustrativa (scritta o durante il colloquio) che illustri gli obiettivi che la società dovrebbe conseguire;
- Istituzione di un colloquio pubblico per i candidati, cosi come avviene negli Stati Uniti, per dare loro la possibilità di presentazione ed alla commissione di conoscere le potenzialità dei candidati attraverso la valutazione del c.v., della nota illustrativa e del colloquio stesso.
Se vi è la volontà di superare il sistema di potere che negli anni si è imposto a Verona occorre che l’amministrazione comunale faccia propria la cultura delle competenze oggettivamente verificabili e della trasparenza nel processo delle nomine.
Inoltre, è necessario che i partiti che rappresentano la minoranza in consiglio comunale richiedano la convocazione del consiglio comunale con all’o.d.g. la riforma del regolamento comunale che disciplina le nomine. Tale richiesta dovrebbe essere effettuata affinché il cambiamento proposto sulle nomine non dipenda esclusivamente dalla volontà della maggioranza e dal sindaco.

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