domenica 9 luglio 2017

E-mail al ministro Madia sui disabili

Carissima Ministra Marianna Madia,
innanzitutto ti esprimo il mio apprezzamento per le riforme che hai avviato nella Pubblica Amministrazione. Gli effetti positivi per i cittadini e le imprese si cominciano a vedere. Inoltre ti ringrazio per la tua presenza a Verona in occasione della competizione amministrativa (vedi foto) e come d’accordo ti invio la presente e-mail sul tema dei disabili.
Sono deluso per l’art. 10 del D. Lgs. D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 75 in quanto le osservazioni presentate dall’on.le Diego Zardini, riformulate dall’on.le Irene Tinagli ed approvate dalla commissione lavoro della Camera dei deputati non state prese in considerazione dal Governo in sede approvazione definita del Decreto, adducendo la seguente motivazione:
“In relazione all'osservazione delle Commissioni parlamentari in merito alla opportunità di prevedere un obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere tempestivamente disponibili, sul proprio sito istituzionale, le informazioni relative alla copertura della quota di riserva e ai posti vacanti, non si ritiene necessario introdurre tale ulteriore obbligo, in quanto le informazioni sono già contenute nei piani dei fabbisogni per i quali sussiste uno specifico obbligo di comunicazione”.
L’osservazione di Irene Tinagli approvata dalla commissione è la seguente: “con riferimento all'articolo 10 del provvedimento, valuti il Governo l’opportunità di prevedere un obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere tempestivamente disponibili nel proprio sito istituzionale le informazioni relative alla copertura della quota di riserva e ai posti vacanti riservati ai disabili, verificando altresì la possibilità di ridurre i tempi previsti per le comunicazioni di cui all'articolo 39-quater del decreto legislativo n. 165 del 2001, introdotto dallo schema in esame”. Sono sorpreso in quanto un Governo che approva il D. Lgs. 25 maggio 2016, n. 97 sulla trasparenza, includendo il Foia e l’ampliamento dell’accesso civico semplice (pubblicazione degli atti) trovi una motivazione superficiale per non includere nell'area della trasparenza i dati e le informazioni relative ai soggetti disabili. Non si tiene in considerazione che i piani dei fabbisogno e le banche dati non sono trasparenti. Certamente gli strumenti previsti sono utili (consulta, responsabile del processo, potere sostitutivo per le PA inadempienti) ma non sufficienti senza la trasparenza perché già una volta il monitoraggio, previsto dal D. L. n. 101/2013, è fallito. Si sono sottovalutati gli effetti positivi della trasparenza che mettono le PA inadempienti di fronte agli interessi dei cittadini, delle associazioni dei disabili, in questo caso dei soggetti disabili, e degli organi di controllo.
Le PA in Italia sono formate da 7.998 comuni, 20 regioni e dalle amministrazioni centrali dello Stato. Al momento non esiste un sistema delle PA integrato e collaborativo ed è per tale motivo che l’area della non applicazione delle leggi tende ad aumentare. Non basta stabilire degli obblighi affinché la legislazione vigente venga applicata. Per tale motivo gli on.li Diego Zardini e Irene Tinagli hanno proposto l’osservazione all'articolo 10 dello schema del D. Lgs. sul pubblico impiego.
Oltre alla trasparenza occorreva prevedere per i soggetti disabili un sistema integrato basato sulle nuove tecnologie della comunicazione e delle informazioni al fine di controllare e velocizzare le comunicazioni tra le PA e gli organi di controllo (Funzione pubblica ed altri).
Occorre implementare i sistemi informativi delle PA e degli organi di controllo (dipartimento della funzione pubblica ed altri) affinché i dati e le informazioni relative ai soggetti disabili vengano aggiornate e comunicate in via automatica ed in tempo reale con cadenza almeno mensile o trimestrale. Sembra che l’aggiornamento e la comunicazione delle informazioni, previste dall'art. 10, siano state disegnati pensando al cartaceo e non a sistemi informatici in linea con i tempi.
L’ INPS ha realizzato una applicazione che si chiama Arco Web che gli consente di aggiornare le informazioni anagrafiche presenti nel proprio sistema attraverso un collegamento con i sistemi informativi dei comuni. Ritengo che la stessa cosa dovrebbe essere introdotta per le comunicazioni relativi ai soggetti disabili.
Nel caso in cui sia impossibile modificare o migliorare il D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 75, spero che gli strumenti previsti dall’art. 10 possano essere sufficienti a risolvere la problematica relativa all'inserimento dei soggetti disabili nel mondo del lavoro pubblico. Cosa a cui io non credo ma spero nell'interesse delle categorie protette. Ritengo che almeno la trasparenza dovrebbe essere prevista.
Ti ringrazio per l’attenzione e spero di ricevere una tua comunicazione. Cordiali saluti.

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